• La MT è una disciplina multidisciplinare con un ampio corpus teorico che continua ad arricchirsi: sia per il progredire degli studi nelle discipline cui afferisce, sia per l’incremento della ricerca e della riflessione teorica in riferimento alla propria pratica applicativa.
  • L’approccio alla formazione musicoterapica presuppone una preparazione musicale consistente che va ulteriormente approfondita, nell’iter formativo, anche da coloro che provengono da una formazione musicale accademica completa.
  • Le applicazioni della Musicoterapia si stanno estendendo ad un numero sempre maggiore di ambiti.
    Formarsi in MT richiede un lungo tirocinio regolarmente supervisionato: aspetto fondamentale e imprescindibile della formazione.
  • I professionisti della musicoterapia operano all’interno di equipe multidisciplinari seguendo l’ottica dell’integrazione e del sostegno a progetti realizzati e realizzabili negli ambiti preventivo, riabilitativo, terapeutico.
  • In Italia le scuole Confiam sono gli enti formativi in Musicoterapia di più lunga esperienza e attualmente offrono percorsi completi e strutturati in conformità a quanto previsto dalla Norma Uni 11592 per le Artiterapie: “percorso strutturato almeno triennale e non inferiore alle 1200 ore”. Peraltro, le scuole Confiam prevedono un monte ore più cospicuo, mediamente sulle 1500 ore, calcolato in base al sistema dei crediti formativi accademici.
  • L’adeguata strutturazione di un percorso formativo in Musicoterapia deve prevedere l’articolazione nelle quattro aree (musicale, musicoterapica, psicologica, medica) delle discipline che costituiscono il corpus teorico della Musicoterapia e percorsi differenziati all’interno del processo formativo, in un logico incremento progressivo delle conoscenze e delle competenze.
  • La formazione in Musicoterapia è una formazione specifica così come specifica è la professione musicoterapica: esse non possono essere confuse né con la sovrapposizione di poche conoscenze musicoterapiche su altre formazioni pregresse né con l’introduzione di esperienze musicali all’interno di altri percorsi finalizzati al “prendersi cura”.

Per quanto detto sopra, percorsi sottodimensionati rispetto agli standard minimi italiani previsti dalla Norma Uni o offerte formative anomale rispetto ai criteri sopraelencati non possono garantire una formazione adeguata all’esercizio della professione musicoterapica.

In Italia trovano purtroppo ancora spazio offerte formative non corrispondenti ai principi (anche di valenza deontologico professionale) sopra esposti a causa del persistere della mancanza di una regolamentazione più cogente rispetto ai parametri formativi e professionali della Musicoterapia. Anche per questa ragione la Confiam ribadisce il proprio impegno nel cercare di apportare chiarezza e corretta informazione su questi temi, nell’auspicio di una ulteriore crescita qualitativa della formazione e professione musicoterapica in Italia.